La crescente attenzione verso la sostenibilità ambientale, unita all’aumento dei costi dell’energia e del gas, sta spingendo sempre più persone a considerare soluzioni offerte dalle energie rinnovabili. In risposta a questa crescente domanda, il mercato si sta rapidamente adattando, proponendo alternative al normale impianto fotovoltaico che favoriscono il risparmio energetico e che sono sempre più accessibili, sia dal punto di vista economico che burocratico.
Tra queste soluzioni emerge il mini impianto fotovoltaico, un’opzione particolarmente interessante. Si tratta di uno strumento economico e pratico, che rappresenta una scelta ideale per chi desidera avvicinarsi al mondo delle energie rinnovabili senza affrontare spese ingenti o processi autorizzativi complessi.
Questo tipo di impianto, infatti, non richiede particolari permessi e può essere installato con facilità senza correre rischi di incorrere in eventuali sanzioni o contravvenzioni.
Che cosa è un mini impianto fotovoltaico
Il mini impianto fotovoltaico da appartamento è una soluzione ideale per chi dispone di spazi limitati, ma desidera sfruttare l’energia solare. Questo sistema è composto da uno o due pannelli solari standard, simili a quelli utilizzati nei tradizionali impianti residenziali da 3kWp, 4,5kWp o 6kWp.
Gli impianti sono dotati di un microinverter integrato, un dispositivo che converte la corrente continua prodotta dai pannelli in corrente alternata, la stessa che alimenta gli elettrodomestici nelle abitazioni. Nonostante le dimensioni ridotte, si tratta di veri e propri impianti fotovoltaici, connessi alla rete domestica e capaci di produrre corrente a 230 V, sufficienti per alimentare qualsiasi dispositivo elettrico.
In genere, si parla di mini impianti fotovoltaici quando la potenza è inferiore agli 800 W e quindi non richiedono autorizzazioni da parte delle autorità competenti.
Impianto fotovoltaico plug and play e standard: differenze
Spesso si sente parlare di pannelli fotovoltaici plug and play, ma di cosa si tratta esattamente? Ebbene, è un sistema preassemblato e pronto già per poter essere installato.
Non richiede alcun tipo di assemblaggio dei componenti, ergo, non occorre preoccuparsi della presenza o meno di tutte le parti giuste, oppure, come già accennato, delle opportune autorizzazioni amministrative (visto che non sono richieste).
Viceversa, un impianto fotovoltaico “standard” necessita di essere assemblato prima di poter essere installato e utilizzato nell’ambiente. Ovviamente con un sistema del genere è anche possibile personalizzare l’installazione in base alle quantità di energia elettrica necessaria e alla posizione dei pannelli (ove presenti). Tuttavia, questi impianti risultano essere più costosi, in quanto comportano maggiori costi di manodopera al fine di assemblarli correttamente e richiedono autorizzazioni vincolanti, oltre agli spazi idonei per poterli posizionare.
È doveroso, infine, precisare che generalmente un impianto plug and play non è capace di coprire tutto il fabbisogno energetico di un immobile (così come è invece può accadere con un impianto tradizionale) ma può solo aiutare a ottimizzare i consumi domestici e quindi a ridurre il peso delle bollette.
La normativa sui fotovoltaici
Al fine di fare chiarezza su quando è necessario oppure no richiedere le autorizzazioni per installare gli impianti fotovoltaici, è bene dare uno sguardo alla normativa.
L’Autorità di Regolazione per l’Energia Reti e Ambiente, nonché il Testo Integrato Connessioni Attive, che regolamenta l’uso di queste particolari apparecchiature per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, fissano i criteri ad hoc finalizzati a classificare gli impianti fotovoltaici plug and play e i piccoli impianti.
Ebbene, il fotovoltaico plug and play, ha una potenza attiva nominale inferiore oppure eguale a 350 W e risulta completo e pronto alla connessione diretta mediante una spina a una presa dedicata e visivamente identificabile rispetto alle altre prese presenti all’interno dell’impianto elettrico dell’unità di consumo.
Viceversa, può essere definito piccolo impianto fotovoltaico quello che ha una potenza inferiore agli 800 W (possono rientrare in questa categoria anche gli impianti di produzione plug and play). Si tratta di impianti dalle prestazioni più ridotte rispetto al passato e, per tale ragione, ambedue sono esenti dalle autorizzazioni, eccetto:
- Autorizzazione da parte del Comune: l’installazione dell’impianto deve comunque essere in linea con le norme urbanistiche del luogo e del decoro architettonico dell’immobile sul quale viene predisposto, il che significa che potrebbe essere necessaria apposita autorizzazione da parte del Comune;
- Comunicazione al distributore: è necessario effettuare una comunicazione al proprio gestore la presenza di un impianto che genera l’energia al fine di consentire al distributore di effettuare le opportune verifiche sul contatore. Dopo aver effettuato tale adempimento, il distributore ha 10 giorni per iniziare interventi sul contatore oppure per poter comunicare l’iscrizione al sistema nazionale degli impianti di produzione di energia;
- Autorizzazione del condominio: infine, se l’unità abitativa dovesse far parte di un complesso immobiliare è necessario comunicare all’amministratore di condominio (ove nominato) l’iniziativa di installazione dell’impianto fotovoltaico plug and play indicando la tipologia e la collocazione ben precisa dell’impianto, al fine di evitare liti condominiali. Ovviamente è necessario collocarli negli spazi non comuni (in caso contrario occorrerebbe il consenso di tutti i condomini) ma propri, ad esempio utilizzando pannelli fotovoltaici da balcone.
Perché scegliere i mini impianti fotovoltaici
I mini impianti fotovoltaici hanno diversi aspetti positivi che li rendono una scelta interessante per chi desidera ridurre i costi energetici e contribuire alla produzione di energie rinnovabili. Per prima cosa, consentono di abbattere le spese energetiche della famiglia, poiché una parte dell’elettricità necessaria per alimentare i diversi dispositivi domestici viene autoprodotta direttamente dal pannello solare.
Questo tipo di impianto, poi, non richiede necessariamente un tetto per essere installato: può essere posizionato in una veranda, all’interno di un piccolo giardino, su una parete ben esposta al sole o semplicemente su un balcone.
Inoltre, la semplicità burocratica è un altro punto di forza: non è necessario ottenere un’autorizzazione specifica per l’installazione, è sufficiente comunicare l’installazione al distributore di energia e, nel caso di un condominio, all’amministratore. L’assenza di vincoli burocratici rende i mini impianti fotovoltaici particolarmente adatti a chi cerca una soluzione pratica e veloce per iniziare a sfruttare l’energia solare.
È bene, infine, precisare che questo tipo di impianto non richiede un contratto di manutenzione o un sistema di monitoraggio, il che lo rende ancora più conveniente e semplice da gestire nel tempo.