Le fonti energetiche non rinnovabili, come il petrolio, il carbone e il gas naturale, sono risorse finite che, con il tempo, si esauriranno. Si tratta di fonti che hanno sia svantaggi che vantaggi, il che ha alimentato, e tutt’oggi alimenta, dibattiti sulla questione del loro utilizzo. A differenza delle energie capaci di essere rinnovate nel tempo, quelle non rinnovabili, come il nome stesso suggerisce, sono limitate e, se non utilizzate con parsimonia, potrebbero non giungere alle generazioni del domani. Pertanto, al fine di salvaguardare il benessere dell’ambiente e gli interessi delle generazioni del domani, sarebbe auspicabile uno sfruttamento delle risorse non rinnovabili basate su un approccio infra-generazionale, attento non solo al presente ma anche al futuro.

Le varie fonti di energie non rinnovabili

Prima di valutare quali sono i vantaggi e gli svantaggi che derivano dall’utilizzo delle fonti energetiche non rinnovabili è doveroso esaminare quali sono le varie tipologie. Probabilmente la più conosciuta è la fonte energetica derivante dall’utilizzo dei combustibili fossili ovvero carbone, petrolio e gas naturali. Altra fonte di energia non rinnovabile piuttosto nota è l’energia nucleare. Questa è prodotta dalle energie nucleari appunto utilizzando la fissione nucleare al fine di generare calore che viene successivamente convertito in elettricità. Infine, altre fonti di energia non rinnovabili, meno conosciute rispetto alle altre due citate, sono le sabbie bituminose e gli scisti bituminosi. Entrambe richiedono una importante lavorazione per poter estrarre il petrolio e la loro estrazione ha un impatto significativo sull’ambiente.

I vantaggi

Dopo aver brevemente precisato le energie non rinnovabili quali sono, è necessario passare in rassegna quali sono i possibili vantaggi che derivano dall’utilizzo delle risorse in questione. Ebbene, le fonti di energia non rinnovabili come il petrolio, carbone, uranio, gas naturale e tante altre ancora, sono semplicemente le più convenienti in quanto sono molto versatili e possono essere utilizzati in tantissimi settori senza particolari limiti. Ma non finisce qui, molte di queste particolari risorse sono estremamente semplici da trasportare da un posto ad un altro, si pensi ad esempio al gas naturale che non impone particolari difficoltà per il suo trasporto.

I difetti

Le fonti non rinnovabili hanno molteplici svantaggi, che spingono ad optare per risorse rinnovabili. Tra i principali difetti, è possibile citare:

  • Sono esauribili: Le fonti di energia non rinnovabili, come carbone, petrolio e gas naturale, sono risorse limitate che si esauriscono con l’estrazione e non possono essere rigenerate una volta consumate. La loro disponibilità diminuisce con il tempo, causando un aumento dei costi e una crescente instabilità economica e geopolitica. Questo rende l’uso di energie non rinnovabili insostenibile nel lungo periodo.
  • Inquinano l’ambiente: L’estrazione e il consumo di fonti energetiche non rinnovabili causano danni gravi e permanenti agli ecosistemi. L’estrazione può distruggere habitat naturali, provocare deforestazione e contaminare il suolo e le risorse idriche. La combustione dei combustibili fossili rilascia grandi quantità di CO2 e altri gas serra, che contribuiscono significativamente al riscaldamento globale e agli eventi climatici estremi, danneggiando la biodiversità e accelerando il cambiamento climatico.
  • Hanno un impatto negativo sulla salute umana: Gli inquinanti emessi dalla combustione dei combustibili fossili, come ossidi di azoto e anidride solforosa, contribuiscono all’insorgenza di malattie respiratorie, cardiovascolari e a vari disturbi cronici. L’aria contaminata, inoltre, peggiora la qualità della vita, soprattutto nelle aree più industrializzate e densamente popolate, con conseguenze anche per la salute mentale e il benessere generale.
  • Ostacoli alla transizione verso energie sostenibili: Gli interessi economici e la resistenza sociale al cambiamento rallentano il passaggio alle energie rinnovabili. Questa resistenza crea barriere per l’adozione di alternative ecocompatibili, compromettendo la qualità della vita delle generazioni future.

F.A.Q.

Quali sono le tre fonti di energia non rinnovabile?

Le fonti di energia non rinnovabili maggiormente conosciute sono sicuramente i combustibili fossili i quali possono essere suddivisi in:

  • Gas naturali;
  • Petrolio;
  • Cabone;

Oltre ai combustibili fossili, rientrano nel novero delle energie non rinnovabili anche i minerali terrestri nonché i minerali metalliferi:

Infine, altra fonte di energia non rinnovabile particolarmente rilevante è costituita dai combustibili nucleari:

  • Plutonio
  • Uranio

Il petrolio è una fonte rinnovabile o no?

Il petrolio è considerato una fonte di energia non rinnovabile perché si forma in milioni di anni attraverso la decomposizione di materiale organico (piante ed animali) sottoposto a elevate pressioni e temperature nelle profondità terrestri. Questo processo richiede tempi geologici estremamente lunghi, quindi il petrolio non può essere rigenerato o sostituito in tempi umani.

Come verranno sostituite le fonti non rinnovabili?

Secondo gli studiosi, si prevede che in un futuro non troppo lontano, più precisamente entro il 2035, le energie rinnovabili copriranno circa il 25% dell’energia globale. Questa quota è destinata a crescere rapidamente: entro il 2040, le fonti rinnovabili, soprattutto l’eolica e la solare, soddisferanno il 40% della domanda energetica mondiale. Nei prossimi anni, quindi, la dipendenza dalle energie non rinnovabili si assottiglierà sempre di più.

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Ultimo aggiornamento: 25 Novembre 2024