Secondo alcune stime, nelle abitazioni si disperde circa il 22% dell’energia utilizzata. Una risposta efficace a questo problema è rappresentata dal vetro basso emissivo, una tecnologia avanzata che contribuisce a migliorare il risparmio energetico.
Questo tipo di vetro, progettato per ridurre al minimo le perdite di calore, aumenta il comfort termico all’interno delle abitazioni, creando un ambiente accogliente e favorendo la sostenibilità.
Che cosa è il vetro basso emissivo?
Con il termine “vetro basso emissivo” si fa riferimento a una soluzione tecnologica avanzata che si distingue nettamente dal vetro tradizionale per le sue proprietà isolanti. Infatti, mentre un vetro normale tende a disperdere gran parte dell’energia termica, causando una significativa riduzione del calore all’interno dell’abitazione, i vetri basso emissivi permettono limitare questa dispersione.
Questo perché sono in grado di ridurre la trasmittanza termica, ovvero il passaggio di calore attraverso il vetro, garantendo così un isolamento termico superiore. Ciò è reso possibile da uno speciale rivestimento che viene applicato sulla superficie del vetro e che lo rende altamente efficiente nel trattenere il calore.
Come viene realizzato?
Le vetrate basso emissive sono realizzate, come accennato, applicando sulla superficie del vetro sottili pellicole di ossidi metallici (coating), che migliorano l’isolamento termico senza compromettere la trasmissione della luce visibile, bloccando invece la radiazione infrarossa.
Esistono due principali processi di produzione: il CVD (Chemical Vapor Deposition) e l’MSVD (Magnetron Sputtering Vacuum Deposition).
Nel primo caso, il rivestimento viene applicato mentre il vetro è ancora caldo, direttamente durante la sua fabbricazione. Nel secondo, il vetro già completato viene trattato sottovuoto, ricoprendolo con uno strato metallico o ceramico. Grazie a questa lavorazione, il vetro basso emissivo limita la dispersione di calore verso l’esterno durante l’inverno e previene il surriscaldamento estivo, migliorando l’efficienza energetica dell’edificio.
In poche parole, l’utilizzo delle vetrate basso emissive permette di ridurre i consumi per il riscaldamento e il raffrescamento, garantendo un notevole risparmio economico e una maggiore sostenibilità ambientale.
Differenza tra vetro basso emissivo e selettivo
Spesso si tende a confondere le vetrate basso emissive con il vetro selettivo. Tuttavia, anche se si tratta di due soluzioni per migliorare il comfort abitativo e ridurre i consumi energetici, hanno delle funzioni differenti.
Nello specifico, il vetro selettivo è progettato per riflettere i raggi infrarossi, evitando il surriscaldamento degli ambienti interni durante l’estate. Questo consente di mantenere la casa fresca senza ricorrere a un uso eccessivo del climatizzatore, garantendo un’efficace protezione dal calore esterno senza compromettere la trasmissione della luce naturale.
Il vetro basso emissivo, invece, è dotato di un rivestimento di ossidi metallici applicato internamente, che riduce la dispersione del calore verso l’esterno durante l’inverno. Questa caratteristica lo rende ideale per mantenere gli spazi domestici caldi e confortevoli nella stagione fredda, diminuendo la necessità di utilizzare sistemi di riscaldamento.
Riassumendo, il vetro selettivo è più indicato per prevenire il surriscaldamento durante i mesi più caldi dell’anno, mentre il vetro basso emissivo si concentra sull’isolamento termico in caso di freddo intenso. La scelta tra i due dipende, pertanto, dalle specifiche esigenze climatiche della zona di installazione e dalle prestazioni energetiche.