La scelta tra infissi a doppio vetro e infissi a triplo vetro è una delle valutazioni più importanti per chi desidera migliorare l’efficienza energetica della propria abitazione. Oltre all’aspetto estetico e al comfort abitativo, questa decisione ha un impatto concreto sul risparmio energetico, sull’isolamento termico e acustico, nonché sul valore dell’immobile. Analizziamo a fondo i vantaggi e le differenze tra finestra a doppio vetro e soluzioni più evolute, tenendo conto delle esigenze climatiche, economiche e ambientali.

Come funziona la vetrocamera e cosa cambia tra doppio e triplo vetro

Le finestre di nuova generazione si basano su un principio tecnologico chiamato vetrocamera, che consiste nell’inserire uno o più strati di gas isolanti tra le lastre di vetro. Questa tecnologia riduce la dispersione termica, la protezione acustica e la resistenza agli agenti atmosferici.

Nel caso del doppio vetro, la vetrocamera è composta da due lastre separate da una singola intercapedine riempita con gas come argon o krypton. Il triplo vetro, invece, si basa su tre lastre e due intercapedini, il che comporta una struttura più complessa ma estremamente performante. La presenza di due camere anziché una consente una riduzione della trasmittanza termica, nonché una capacità di isolamento superiore sotto ogni aspetto.

Caratteristiche tecniche della vetrocamera

La vetrocamera agisce come barriera contro la conduzione del calore e contro la trasmissione del suono. La resa isolante dipende dalla qualità del gas, dallo spessore delle lastre e dalla loro distanza.

Nei doppi vetri si ottiene un buon equilibrio tra prestazione termica, peso e luminosità. Nei tripli vetri la resa isolante è portata al massimo, ma richiedono telai più robusti e un attento bilanciamento ottico, soprattutto in ambienti con scarsa esposizione solare. In entrambi i casi, la qualità dell’assemblaggio è determinante per garantire l’ermeticità nel tempo e la resistenza alla condensa interna.

I vantaggi degli infissi a doppio vetro

Scegliere una finestra a doppio vetro permette di poter contare su una tecnologia consolidata, considerata uno standard nell’edilizia residenziale. È la soluzione che meglio coniuga prestazioni energetiche, costi contenuti e semplicità d’installazione.

Il doppio vetro rappresenta un salto di qualità rispetto al vetro singolo, ormai superato in termini di efficienza. La camera d’aria (o di gas) tra le due lastre rallenta la dispersione del calore d’inverno e limita il surriscaldamento degli ambienti d’estate. Il risultato è un ambiente più stabile e confortevole e un taglio sensibile dei consumi, con risparmi fino al 30% sulla bolletta energetica annua.

Un altro punto di forza è la capacità di attenuare il rumore. Nei contesti urbani o ad alta densità abitativa, il doppio vetro consente un’importante riduzione dei suoni esterni, quindi contribuisce a migliorare la qualità della vita all’interno degli ambienti.

Il rapporto qualità-prezzo del doppio vetro è uno dei migliori nel campo dei serramenti. L’investimento iniziale è piuttosto accessibile, soprattutto se si considerano i risparmi nel lungo periodo e la rivalutazione dell’immobile. E come vedremo nei paragrafi che seguono, i costi possono essere ammortizzati anche da una serie di incentivi pubblici statali.

Quando conviene scegliere il triplo vetro

Il triplo vetro rappresenta l’evoluzione più recente delle soluzioni isolanti. È progettato per rispondere alle esigenze degli edifici ad alta efficienza energetica e per offrire il massimo livello di isolamento e di protezione dall’esterno.

Grazie alle due camere di gas e ai tre strati di vetro, la dispersione termica viene quasi completamente annullata, sia in estate che in inverno. Il triplo vetro, infatti, permette di mantenere costante la temperatura interna con minori sollecitazioni sugli impianti termici e di climatizzazione. È la scelta ideale in zone montane o in aree dove gli sbalzi termici sono significativi. Nei contesti più efficienti, può ridurre i consumi energetici fino al 40%

Il triplo vetro eccelle anche nell’abbattimento acustico. La presenza di due camere consente di spezzare più efficacemente le onde sonore, offrendo ambienti interni silenziosi anche in prossimità di infrastrutture rumorose come ferrovie, aeroporti o strade ad alto scorrimento.

Costi comparativi

I prezzi medi per infissi con doppio vetro oscillano tra i 400 e i 900 euro/m². Per il triplo vetro, i costi partono da circa 550 euro/m² e possono superare i 1.000 euro/m² in configurazioni top di gamma o con materiali compositi.

Chiaramente il triplo vetro comporta un investimento iniziale maggiore, ma ha un ciclo di vita potenzialmente più vantaggioso grazie ai risparmi energetici.

Agevolazioni fiscali aggiornate al 2025

Anche per il 2025, chi sostituisce gli infissi della propria abitazione può accedere a diverse detrazioni fiscali, tra cui l’Ecobonus, il Bonus Casa e il Bonus Sicurezza. Si tratta di misure confermate anche quest’anno, seppur con alcune modifiche già annunciate per il triennio successivo.

L’Ecobonus consente una detrazione del 50% per la sostituzione di infissi, a patto che i nuovi prodotti garantiscano un miglioramento dell’efficienza energetica dell’immobile. I serramenti installati devono rispettare specifici valori di trasmittanza termica in base alla zona climatica di riferimento (ad esempio ≤ 1,3 W/m²K in zona E). L’importo massimo detraibile è di 60.000 euro per unità abitativa e la detrazione viene ripartita in dieci anni.

Anche il Bonus Casa (noto anche come Bonus Ristrutturazioni) è applicabile alla sostituzione degli infissi, purché questa rientri in un intervento classificabile come manutenzione straordinaria o ristrutturazione edilizia. Anche in questo caso la detrazione è pari al 50% della spesa, fino a un massimo di 96.000 euro per unità immobiliare. È previsto un graduale abbassamento dell’aliquota nei prossimi anni: dal 2026 la detrazione scenderà al 36% per le prime case e al 30% per le seconde.

Infine, il Bonus Sicurezza 2025 consente di detrarre il 50% delle spese sostenute per l’installazione di infissi con funzione antieffrazione, porte blindate, grate, serrature rinforzate o sistemi di videosorveglianza, anche senza ristrutturazioni in corso. La soglia massima è sempre 96.000 euro per unità immobiliare, con la detrazione spalmata in dieci anni.

Tutte queste agevolazioni sono compatibili con l’IVA agevolata al 10% e, in presenza dei requisiti previsti, si può scegliere anche la cessione del credito o lo sconto in fattura come forma alternativa alla detrazione diretta.

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Ultimo aggiornamento: 8 Maggio 2025