Un sistema di microcogenerazione domestica è un dispositivo che sfrutta la combustione per generare simultaneamente calore ed elettricità. Il calore prodotto può essere poi impiegato per riscaldare l’abitazione e per fornire acqua calda sanitaria, mentre l’energia elettrica generata può soddisfare una parte delle esigenze energetiche della casa, o in alternativa, essere ceduta alla rete elettrica, rendendola disponibile per altri utenti.
Energia
Energia rinnovabile in Italia: dati e trend del 2024
Solo nel periodo gennaio-marzo del 2024 la capacità installata di fonti rinnovabili Italia è arrivata al traguardo dei 66 GW. Ciò significa che attualmente è stata già raggiunta la metà dell’obiettivo fissato per il 2030 dal Piano Nazionale Integrato Energia ed Ambiente (PNIEC) pari a 131, 3 GW.
Nel giro di sei anni, quindi, sarà necessario sommare altri 65,3 GW di cui i 2/3 mediante il fotovoltaico e la restante parte mediante lo sfruttamento dell’energia eolica. Per raggiungere tale obiettivo è necessario ottenere un incremento medio annuo pari a 11 GW, teoricamente fattibile, ma a patto di accelerare il ritmo di crescita (già positivo).
Accumulo termico: soluzioni per l’accumulo di energia termica
I sistemi per sfruttare le energie rinnovabili sono sempre più diffusi nelle case degli italiani (e non solo), per renderle ecosostenibili. Solo nel 2024 si è segnato un più 1.218 MW di fotovoltaico e ben 117 MW forniti dal settore eolico.
In poche parole, in questi mesi dell’anno 2024 il settore dell’energia rinnovabile ha confermato si essere in continua espansione e di poter crescere ulteriormente negli anni. Ciò è comprovato anche dal fatto che in Italia vi è stato un vero e proprio boom delle richieste di connessioni per il fotovoltaico e per l’energia eolica.
Impianti di biogas: come funzionano e perché sono importanti per la transizione energetica
Ormai in Italia (e non solo) si è costantemente alla ricerca di fonti di gas alternative a quelle di stati terzi, da produrre “in casa” in modo sostenibile. Una soluzione al problema potrebbe essere l’impiego di biogas/ biometano.
Il biogas, infatti, è una miscela di gas, principalmente metano e anidride carbonica, ottenuta dalla fermentazione anaerobica di materiali organici come scarti agricoli, rifiuti alimentari, fanghi di depurazione e letame. Questo processo di digestione anaerobica avviene in appositi impianti chiamati digestori, dove i microrganismi decompongono la materia organica in assenza di ossigeno.